Editore: Apogeo
Anno: 2011
Prezzo: 3,99 €
Cambia il modo di concepire il libro, cambia il modo di concepire l’editore, cambia il modo di concepire l’autore. Sono gli effetti dello sviluppo tecnologico che ha coinvolto in modo più o meno traumatico il campo dell’editoria. Tra questi, però, si elimina automaticamente, quasi senza pensarci, una delle figure che faceva (fa?) parte della filiera editoriale: il libraio.
Il declino delle librerie indipendenti, la scelta imposta delle librerie di catena, che spesso lo riducono a un mero commesso, lo hanno spazzato via?
Potremmo stabilire una corrispondenza tra la comparsa degli ebook e la figura del libraio. L’avvento del libro digitale ha imposto una sintesi nei rapporti tra lettore, autore ed editore (anche se quest’ultimo spesso viene eliminato, come nel self publishing), garantisce la portabilità, la velocità di trasmissione, ma i libri non sono scomparsi, proprio perché lo stesso concetto di libro, slegato dalla sua componente fisica, non può sparire. Ne segue che anche il libraio si slega dal luogo canonico che l’ha caratterizzato sin dalle origini e subisce una conversione, proprio come il libro cartaceo: dalla carta ai bit, dalla persona a…la persona digitale.
Francesco Rigoli, prendendo spunto dalla sua esperienza come libraio digitale di Ultima Books, ci propone delle pillole semplici e veloci per inquadrare la nuova figura professionale. Partendo da un capitolo generale La libreria, le librerie, anche chi è alle prime armi con l’editoria elettronica potrà creare un dizionario di base prendendo familiarità con i concetti di librerie di catena, librerie indipendenti, librerie digitali miste, pure, fino alla legge Levi e l’IVA sugli ebook.
Dopo una fotografia al panorama, Rigoli mette a fuoco il particolare: chi è e cosa fa il libraio digitale. Di certo non possiamo aspettarci il solito venditore che troviamo nelle librerie, che magari sta alla cassa e sistema i libri. Il libraio digitale si avvicina a una figura onnisciente del web: un umanista informatico che deve avere familiarità con l’ONIX (che non è un Pokemon come pensavo), l’HTML, i social network.
Questa professione ibrida tra letteratura e tecnologia, in realtà, non è molto lontana dal nostro libraio di fiducia. Anche qui si devono coltivare i rapporti con i lettori (la chat, le email, assumono maggiore importanza quando manca la presenza fisica), curare la scelta dei libri, saperli catalogare e descrivere in modo pertinente.
Il libraio digitale forse pecca di brevità – anche se mi rendo conto che dilungarsi nei tecnicismi sarebbe stato ostico – ma è da considerare un’introduzione al mondo della filiera editoriale digitale che sta assumendo grande importanza.
P.S.: Ho scoperto (troppo tardi) gli altri sette piccoli ebook di Apogeo, che ha reclutato addetti al mestiere per raccontare le loro esperienze.