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James, nessuno e centomila

Il manifesto degli attori anonimi-copertinaAutore: James Franco

Editore: Bompiani

Anno: 2015

Traduzione: Tiziana Lo Porto

Pagine: 298

Prezzo (cartaceo): € 19,50

Prezzo (ebook): € 9,99

Una volta ho scritto un approfondimento su James Franco. Lo conoscevo per Tristano & Isottaper la serie di Spider-Man di Sam Raimi e per le fantasie erotiche delle mie amiche.

In realtà al tempo scoprii che aveva recitato in 127 ore, per il quale ha ricevuto una nomination agli Oscar del 2011 come miglior attore protagonista; aveva scritto In stato di ebbrezza (pubblicato dalla minimum fax nel 2012) e organizzava mostre d’arte per i quadri che dipingeva. “Una rivelazione!” pensai al tempo, con il ghigno di chi è convinto che si trattasse solo dei capricci di un attore.

Leggendo Il manifesto degli attori anonimi ho capito: si tratta veramente delle frivolezze di un attore di Hollywood.

12 passi e 12 tradizioni fanno parte del manifesto degli attori e si dividono in racconti, flussi di coscienza e racconti tra finzione e realtà.

L’etichetta racconti di finzione con James Franco non funziona, perché c’è sempre quella contaminazione tra gossip e letteraturaLa realtà diventa finzione, la finzione realtà e il lettore è ossessionato da un’unica domanda: “È veramente accaduto?”.

IO SONO L’ATTORE.

Sono vivo nel 2013 ed ero vivo nel 1913.

(Il manifesto degli attori anonimi)

L’Attore è la coscienza universale che interpreta James e tante altre possibili incarnazioni: un tizio che lavora al McDonald’s, l’Attore, i volontari in una casa di cura per bambini disabili, la ragazza fan che si è scopato. Non è un alter-ego, perché non è unico, è piuttosto una personalità multipla che ha tutte le componenti di un apparato psichico tradizionale, come lo intendeva Freud: l’Io, la parte razionale che gestisce il mondo interno ed esterno dell’individuo; il Super-io con i suoi codici etici imparati dal mondo esterno; ma, soprattutto, l’Es costituito da Eros e Thanatos. Tre maschere che si moltiplicano e si mescolano in tutte le narrazioni.

Le maschere sono tanto importanti quanto la realtà. Le maschere sono la nostra realtà. La realtà di tutti. La vita è una performance. Quando un attore offre una buona performance, spesso la gente commenta: “Che scelta azzeccata.” E così è la vita, la tua grande performance: hai fatto le scelte giuste? (Bungalow 89)

James Franco mette in scena le sue migliori interpretazioni dell’io. Il vizio che (lui o l’Attore?) ammetterà di potersi permettere, è sublimato in arte.  James è quel caso particolare di attore che sa muoversi bene quando ormai identità pubblica e privata si fondono per diventare arte. Di questo ne abbiamo avuto dimostrazione in Bungalow 89il racconto che sfrutta il pettegolezzo su una possibile seduta di sesso tra Lindsay Lohan e Franco.

La vita è solo un palcoscenico. La vita è solo un film. La vita è morte se non ne lasci memoria.

Crea.

(Il manifesto degli attori anonimi)

Ma James che vanta di essere stato sempre circondato da libri sin dall’infanzia e di averne sempre uno in mano anche sul set, sa strizzare l’occhio alla lettura postmoderna, soprattutto nei racconti dove parte integrante della storia è fatta dalle note. In questo caso l’intervento a piè pagina, che dovrebbe avere la voce dello scrittore, viene sostituito dall’entrata in scena di un altro personaggio. Il racconto diventa un collage di voci fatto di font, colori e dimensioni diverse.

James Franco sulla copertina di GQ
James Franco sulla copertina di GQ

C’è qualcosa nella spontaneità con cui Franco si diletta nella scrittura che riesce a piacere al lettore. Un piacere appagante alimentato dalla sua passione gratuita e da un incurabile egocentrismo. Riesce a stuzzicare con il componimento (quasi) autobiografico senza scadere nell’errore dell’esordiente che descrive la propria vita credendo che sia sempre stata destinata a un romanzo.

Non fatevi ingannare dal titolo: non ha l’aria di proporsi come una sorta di nuova avanguardia nella letteratura americana. Se vi ha dato questa impressione, non vi preoccupate, James sta solo recitando.

P.S.:

  • James Franco spiega Il manifesto degli Attori Anonimi su RaiLetteratura.
  • L’intervista di Tiziana Lo Porto a James Franco.

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2 commenti

  1. […] Franco, Il manifesto degli attori anonimi, traduzione di Tiziana Lo Porto, Bompiani, 2015, pp. […]

  2. […] un libro – in realtà ne ha appena pubblicato un altro. E non è come dire che James Franco ha scritto un libro  o forse sì, ma le similitudini tra loro si fermano all’essere americani e attori […]

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